Abbadia San Salvatore 12/12/2024
Incontro con l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale a distanza di un mese dal suo congedo.
Dopo quasi 39 anni trascorsi tra le fila dell’Arma dei Carabinieri, l’Appuntato scelto Qualifica Speciale dei Carabinieri Andrea Baiocchi, ha lasciato lo scorso 14 Novembre il servizio attivo per il raggiungimento dei limiti, andando così a unirsi alla grande famiglia dei Carabinieri in congedo, custodi dei valori secolari della Benemerita Istituzione.
L’appuntato Baiocchi si era arruolato nell’Arma nel lontano 1986, dopo aver frequentato la Scuola Carabinieri Ausiliari del 123° corso presso la Caserma Rebeggiani di Chieti Scalo. Da effettivo, ha ricoperto diversi incarichi tecnico operativi e amministrativi in vari reparti del’Arma a Roma, in Italia e all’estero Estero, occupandosi di operazioni speciali e sicurezza.
In carriera l’Appuntato Baiocchi ha ricoperto diversi incarichi tecnico operativi e amministrativi, si in Italia che all’estero, nei Reparti CC Comando Podgora, Comano CC Gruppo Roma, Comando CC Provinciale Roma, Nucleo Informativo CC Roma, Comando CC Ministero del Lavoro e della Provvidenza Sociale Nucleo Operativo 3° Sezione Roma.
Particolare il suo impegno, a ogni livello di sicurezza, a tutela di alte personalità come quella per i capi di Stato in occasione di eventi di rilevanza anche internazionale e di visite ufficiali. Addetto capo scorta e supporto responsabilità della logistica e organizzazione spostamenti, in Italia e all’estero con strette relazioni professionali con Prefetture, Comandi e ambasciate.
Tra i comandi ricevuti, ha collaborato per l’istituzione di un Reparto Carabinieri alle dirette dipendenze del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, ente che lo ha visto impegnato con significative mansioni di responsabilità in una delicata e costante attività di sicurezza a tutela della Segreteria, caposcorta e collaboratore responsabile dei collegamenti internazionali e nazionali di ministri, presidenti di importanti agenzie di riferimento per la Pubblica Amministrazione. In questo contesto è stato addetto coordinatore della 3^ Sezione Reparto Operativo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro del Ministero dei Nuclei Carabinieri in Italia dislocati negli ispettorati di 104 città italiane e di Patronati all’estero.
Tra i prestigiosi incarichi, quello presso la Segreteria particolare del Ministro del Ministero degli Affari Esteri dove ha svolto mansioni che richiedono alta professionalità e riservatezza con procedure di svolgimento e sicurezza, con anche funzioni di vice amministratore di dominio della segreteria particolare ministro (server informatici, gestione dei tentativi di accesso, assistenza hw e sw, fornitura e assegnazione dei dispositivi telefonia, computer e palmari, utilizzo del sistema informativo del Ministero, gestione archivio del Ministro).
Tra gli incarichi di responsabilità all’estero legati alla sicurezza, quelli presso Ambasciata d’Italia in Cina (Rep. Popolare di Pechino), Ambasciata d’Italia in Iraq a Baghdad, Consolato d’Italia in Marocco a Casablanca, Consolato Generale d’Italia in Argentina a Buenos Aires
Abbiamo incontrato Andrea Baiocchi dopo alcune settimane dal suo congedo, avendo, in accordo con lui, lasciato il tempo di calarsi in questa nuova fase della propria vita. Con lui abbiamo voluto approfondire durante una piacevole intervista intervista alcune delle sue esperienze nell’Arma dei Carabinieri, le motivazioni delle sue scelte e cosa ha ricevuto da esse anche sotto l’aspetto umano.
Quale il suo primo pensiero sugli anni trascorsi nell’Arma dei Carabinieri?
«Questi anni sono stati per me un periodo che ho percepito tanto lungo quanto fugace, vissuto con entusiasmo dal primo all’ultimo giorno e con la determinazione a fare ogni cosa al meglio sempre con grinta alla massima espressione delle mie possibilità per rendere il miglior servizio istituzionale per me possibile all’Arma e quindi all’Italia” ci dice subito Baiocchi – E’ stata una vita professionale intensa ed emozionante, punteggiata di tante soddisfazioni morali ma anche di ansie come di di amarezze; poche a dire il vero, anche se qualcuna è difficile da assorbire».
Qual è stato il suo atteggiamento verso una professione quantomeno difficile e impegnativa?
«Per prima cosa, ogni giorno ho cercato di imparare da tutti e, allo, stesso ho cercato di riportarlo agli altri. Ho ispirato la mia vita professionale all’azione e al pensiero di maestri, superiori e commilitoni di ogni tempo dell’Arma, e di personalità di riferimento per tutti».
Cosa le ha dato umanamente?
«Sempre, dico sempre, sono stato sostenuto da chi mi è stato vicino: familiari, e i miei collaboratori e superiori diretti, coloro che mi hanno conosciuto e onorato del lavoro svolto e della loro amicizia, e fiducia ovunque e in ogni incarico. Come per tanti, questa è stata la mia fortuna e la mia forza. A loro la mia viva e perenne riconoscenza, con il mio amore o affetto a tutti i quali abbiamo lavorato e contribuito insieme, momenti facili e difficili. Così è stato in questi anni; così è stato soprattutto nell’ultimo anno, a volte per me amaro, per la perdita di entrambi i miei genitori in un tempo brevissimo, ma sempre nel cuore».
Qual è stata la motivazione interiore che l’ha accompagnata in questi anni nell’Arma dei Carabinieri?
«Nel mio impegno quotidiano sono andato avanti con animo e grinta per raggiungere gli obbiettivi prefissati; questo con estrema soddisfazione per i risultati conseguiti dall’Arma nell’attività operativa e in ogni campo, in servizio e in congedo, nei Vertici istituzionali della Repubblica e del Governo, di tutti coloro che, con responsabilità di ogni genere o semplici cittadini, si sono rapportati a me per motivi di servizio o privati».
Lascia il servizio attivo come ha scelto di fare il Comandante Generale Teo Luzi…
«Si, ho concluso il mio servizio istituzionale in una contemporaneità di eventi, il congedo del mio Comandante Generale dell’Arma, Teo Luzi. A lui rivolgo il ringraziamento per la professionalità e la dedizione la stima con i quali ha servito l’Arma, lo Stato e i cittadini. Totale e sentita la mia gratitudine».
Lei ha condiviso molte esperienze con il nuovo Comandante Generale Salvatore Luongo
«Negli anni abbiamo condiviso molte cose accadute, le iniziative intraprese, le decisioni assunte, le novità per l’Arma e i Carabinieri. Congratulazioni e auguri dunque di buon lavoro al nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale Salvatore Luongo. La sua esperienza e la sua competenza gli consentiranno di guidare al meglio e alla massima espressione i nostri Carabinieri, orgoglio nazionale e Forza Armata ammirata e apprezzata in Patria e all’estero».
Un pensiero e un augurio per i suoi colleghi.
«Insieme abbiamo puntato decisamente alla massima efficienza del servizio istituzionale in Italia e al Estero. Abbiamo posto al centro la persona, l’uomo e la donna Carabiniere, il cittadino e le comunità da proteggere e rassicurare. Gli italiani sanno bene di poter contare sulla abnegazione e sulla professionalità, così come le popolazioni che in terre lontane confidano sull’aiuto del Carabiniere per ristabilire libertà e democrazia. Se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai giovani e agli anziani, alle persone bisognose. Sono semi che gettiamo perché il futuro sia più bello e rigoglioso. Con costante impegno a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, oggi e ogni giorno dell’anno. Sarò anche io così pur in congedo, sempre e comunque. Rivolgo un caloroso saluto a ciascuno dei colleghi con cui ho lavorato: siate orgogliosi e fieri di portare con onore alla massima espressione la nostra uniforme».